domenica 11 gennaio 2015
..E' cominciato tutto con me che pedalavo su una polverosa stradina di montagna, con alla mia sinistra uno spaventoso dirupo, del quale faticavo a vedere la fine. Il cielo era nero, e non intendo quel grigio scuro che si ha quando c'è un temporale, dico proprio nero...come se fosse notte ecco...solo che l'orologio del mio cellulare segnava mezzogiorno. Ero piuttosto stranito dalla cosa, ma comunque non mi fermai e continuai a pedalare. Dopo aver passato diversi tornanti, rischiando anche di cadere di sotto, incrocio due ciclisti amatoriali. Erano due vecchi, di un'età che poteva variare dai 50 ai 60. Uno dei due, il più vecchio e malandato, mi si avvicina e dice "ehi! ma tu sei quello del giornale!" e io guardandolo con aria perplessa gli dico che non so di che cazzo sta parlando. Il vecchio a questo punto mi porge una rivista, e in copertina ci sono io! io con un paio di orrendi occhiali da sole, e un ghigno piuttosto malevolo. Sotto la mia foto il titolo "Axel: il maniaco della bicicletta. All'interno la nostra intervista esclusiva col mostro".
Sono rimasto un'attimo interdetto, e dopo aver chiesto al vecchio dove avesse preso la rivista, lui rimonta in sella, e assieme all'altro se ne vanno. Sono rimasto da solo a fissare quella rivista per...non saprei..un'ora? si circa....quando all'improvviso vedo che mi arriva una notifica su Facebook. Prendo il cellulare per controllare cos'è, e mi spunta la richiesta d'amicizia di un tipo, che come foto profilo ha quello di una vecchiaccia schifosa. Assieme un messaggio "so cosa hai fatto, e te la farò pagare! accetta la richiesta o non ti darò tregua finché campo!" Io penso "ma qua son proprio tutti matti! porcodio!"
Salgo in sella, ma la bici è scomparsa, così cado col culo per terra facendomi un male cane. Dunque adesso ero a piedi, su un tornate in alta montagna, con un cielo nero che più minaccioso non si può e con questa rivista in mano. Mi misi ad urlare e a strapparmi i capelli...salvo accorgermi che ero pelato...cosi rinunciai. lo scenario cambiò di colpo, catapultandomi su quelli che sembravano dei binari abbandonati, non lontano da casa mia. Mentre cercavo di capirci qualcosa notai una fossa con dentro degli oggetti, così mi avvicinai per controllare. Erano giocattoli, erano delle cazzo di Action Figure di Star Trek, Star Wars, e personaggi del Wrestling. Guardai perplesso, fino a quando un moccioso non mi urlò "lascia stare, o chiamo la mamma!", ma chi cazzo li voleva? porcodio...odio i bambini.
Inizia a piovere, così mi tiro su il cappuccio della felpa, e in quelle condizioni mi incammino verso casa. Camminando noto che al vecchio parco splende un sole tremendo, che la gente si sta abbronzando e che il gelataio urla "geeeeelati, geeeelati alla carbonella e saleeee", il che a me sembrava assurdo, lo sanno tutti che con la carbonella ci va il pepe.
Arrivo a casa e cazzo...me la ricordavo diversa, tipo col tetto e le finestre, per esempio. Ma va be non volevo fare troppo lo schizzinoso, così entro, mi dirigo verso la mia camera, che guarda caso è completamente sommersa dall'acqua...anche se il letto e la tv galleggiano. Mi sdraio sul letto galleggiante, fissando lo schermo bianco e nero della tv galleggiante, in questo mondo galleggiante dove io sono l'unico stronzo che va a fondo.
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