Il mio amico Scott aveva ritrovato suo padre dopo tanti anni, anche se non era proprio felice, perché "il vecchio", così lo soprannominava lui, lo seguiva letteralmente ovunque. Entrammo in un supermarket della zona...anche se non ricordo quale zona...per fare spesa. Il vecchio era sempre dietro di noi, e si offriva di fare qualunque cosa, dopotutto doveva riconquistare l'amore di Scott. Dopo aver fatto incetta di alcool e dolciumi io, Scott e il vecchio ci dirigemmo verso l'auto per tornare a casa. Mentre mettevamo le provviste nel portabagagli Scott iniziò a rovistare nel cesto dell'immondizia, al che vedendolo gli dissi "ehi idiota, ti pare il caso?"
"guarda, una valigia!" disse "possiamo rivendercela, ci facciamo dei soldi"
"ma non vedi che è rotta e maleodorante?"
lui la aprì e dentro c'erano tante, tante banconote. Sul volto di Scott e sul mio si fece largo un sorriso enorme, il suo vecchio cercò di farsi avanti ma Scott con invidiabile tempismo prese la valigia e gli disse di starsene indietro, che i soldi erano nostri e anche che "dovrai sudare parecchio per riavere il mio amore, vecchiaccio!"
Ci mettemmo a guardare e contare quel gruzzolo pianificando già le nostre vite future, fatte di ville con piscina, auto veloci e donne. Erano dieci milioni di dollari! tondi tondi. Scott però non si accontentò, eh no perché lui era Mr. Vogliosempredipiù, così urlò "ehi signora fortuna! perché non facciamo che ce li moltiplichi? tipo fino ad arrivare a 100". La fortuna non prese affatto bene quel gesto di spavalderia, così si presentò di fronte a noi. Era vestita con un costume da super eroe, tipo quello di superman, di colore grigio chiaro e con una grande F sul petto. Senza dire niente strappò la valigia dalle mani di Scott e ridendo "muahahahahahahah" scomparve in una nuvola di fumo e centesimi.
"cazzo ma allora sei un idiota! a me dieci milioni bastavano!" gli urlai, ma Lui fece spallucce, e la cosa mi diede molto sui nervi.
Così entrai nei cessi pubblici di Rio de Janeiro ed erano così puliti e in ordine che mi scappò un "wow, cazzo. per i mondiali han fatto le cose in grande!". Erano pulitissimi, in ordine e c'era profumo di pino silvestre. Pensavo che entrando avrei sentito puzza di piscio rancido, e magari avrei trovato qualche stronzo a galla nel cesso. Dopo aver fatto le mie cose uscii passando la mano sul lavandino, constatando che non c'era traccia di polvere "apperò!" pensai.
Uscito da li mi trovai su una superstrada trafficatissima, ed essendo a piedi ebbi la bellissima idea di fermare un'auto e convincere il padrone del mezzo a prestarmela. Gli dissi "Polizia! sto inseguendo un sospetto, questo veicolo è requisito!"
lui stupito "ma l'auto mi serve!"
"senta, un uovo molto pericoloso è fuggito dal culo di una gallina, vuole farlo circolare libero? ci ucciderà tutti. quello è malato"
Non oppose più resistenza, così mi impadronii del mezzo...ma che cazzo! era un'auto di merda! Era un auto lunga e con lo sterzo durissimo. Facevo una fatica enorme a tenermi al centro della carreggiata, quando d'un tratto l'auto svoltò da sola verso destra, e io caddi in un dirupo ribaltandomi una decina di volte.
Incredibilmente uscii dall'auto senza un graffio, e guardando l'auto tutta accartocciata esclamai "che tenuta di strada merdosa..." Iniziai ad arrampicarmi per tornare sulla strada quando sentii una voce....."SONO LE 5 DEL MATTINO!" era mia madre. Il mio gatto mi leccava la faccia, e io si avevo sognato.