Il Cacciatore di Teste (1991)
Teste che esplodono!
Ho letto la trama di questo horror e ho pensato "diavolo, un serial killer venuto dallo spazio profondo, per dare la caccia a degli ignari esseri umani? figo!" , e in teoria si è figo.
Il film si apre in quella che all'apparenza dovrebbe essere una navicella spaziale, anche se in verità è tutto bianco e non si capisce molto bene. Lì dentro troviamo un alieno, una specie di lucertolone spaziale con la testa che pare quella di una formica, e un non meglio identificato essere umano. Questo essere umano, di cui non sapremo mai il vero nome, altro non è che un efferato serial killer. L'alieno lo informa che è stato condannato (da chi e perché non lo sappiamo) e che per questo motivo subirà una mutazione genetica, e sarà rispedito sulla terra.
Sulla terra il killer in un primo momento si imbatterà in due cacciatori, padre e figlio, che credendolo a buon ragione vittima di un rapimento alieno, si offriranno di aiutarlo. I due però non conoscono la sua nuova natura, e poco dopo il nostro protagonista reciderà di netto la testa di uno dei due...ma solo dopo che la sua sarà esplosa in un bell'effetto splatter.
Verrà arrestato il figlio della vittima, creduto erroneamente colpevole, e una volta in carcere racconterà tutto a due poliziotti, i quali ovviamente non gli crederanno.
Ovviamente adesso il killer non è più un umano, è un alieno e come tale si comporta. Si trova infatti spaesato, si muove in una New York principalmente notturna, e popolata di barboni, spacciatori e prostitute. E si muove in maniera lenta, macchinosa, quasi come fosse una specie di zombie spaziale. Non conosce niente del mondo che lo circonda, e si comporta di conseguenza, cioè limitandosi a ripetere azioni e parole delle persone con cui viene a contatto.
Il nostro farà in seguito amicizia con un barbone, il quale prima lo aiuterà (es. portandolo alla missione per procurarsi un po di cibo), ma che in seguito diventerà una delle sue vittime.
Nella trama poi si inseriscono i due detective che daranno la caccia al killer, Charles Krieger e Diana Pierce (interpretata da Rae Dawn Chong, che ricordavo aver già visto in Commando, a fianco di Arnold Schwarzenegger), oltre che un delinquente e stupratore di nome Scully.
Allora che dire...beh non è proprio un horror a tutti gli effetti, diciamo un horror fantascientifico? se così si può dire. Il film non è noioso anche se a mio parere la trama lascia parecchio a desiderare. Tanto per cominciare non si sa chi sia il killer, e per quale motivo un alieno a caso lo abbia rapito, per poi condannarlo ad una mutazione genetica. Poi una volta sulla terra non si capisce quale sia il suo scopo, nel senso..perché è stato rispedito da noi? per una punizione? anche perché a conti fatti i suoi omicidi non hanno un senso, se non quello di sostituire periodicamente la sua testa.
Un'altra cosa che mi ha lasciato perplesso è la figura di Scully, delinquente della New York notturna e violenta, ed anche incallito stupratore. Mi lascia perplesso perché, fondamentalmente, non ha grande utilità all'interno del film. Mi spiego..se metti un personaggio, che comunque è ricorrente, devi dargli un perchè, uno spessore..qualcosa inomma. Alla fine serve solamente per tormentare la povera detective Pierce, e avrà una sua importanza (secondo me molto relativa) solo nel finale.
Per quello che posso capirne il film sembra piuttosto buono, sia a livello registico che di recitazione, e l'unica cosa che mi fa dire un grande "meh" è la trama. Come detto in precedenza, la trama lascia un po a desiderare..o meglio non è approfondita come dovrebbe, almeno secondo me. Le scene splatter non sono molte ma sono fatte abbastanza bene, anche si limitano soprattutto ai momenti in cui il killer mozza le teste altrui.
Nel film fa la sua comparsa pure una band heavy metal (gli Screw Heads) , chiaramente inventata, e che si porta dietro alcuni stereotipi sui metallari, come la stupidità generale, l'odio verso i genitori e il sadismo verso gli animali (vorrebbero infatti uccidere un cane e mangiarselo).
La scena cult: la scena cult, secondo me, è quella in cui il killer stacca la testa ad un cane, la indossa, e così conciato attacca la band metal, uccidendone il cantante, per poi essere lui stesso ucciso (ma solo in apparenza) da un colpo di fucile.
Titolo originale: The Borrower
Regia: John McNaughton
Durata: 1h 27min.